Un incubo perché quando ti siedi al tavolo e il cameriere ti porge il menù, trovi pagine intere di pizze di ogni gusto, da acquolina in bocca.
Peccato che tu non possa scegliere nessuna di quelle pizze che si mangiano anche con gli occhi, perché senza glutine c’è solo la solita e noiosa margherita (o magari un altro paio di pizze gluten free, giusto come contentino per i celiaci).
A peggiorare la situazione c’è poi il cameriere, che non è abituato a gestire i clienti celiaci (e non sa farlo!).
Quindi ti guarda un po’ storto e quasi infastidito, mentre sbuffa coi colleghi perché dovrà servirti con più attenzione.
Per il cameriere, sei l’ennesimo cliente rompiscatole e con pretese assurde.
E il pericolo di contaminazioni? Non vogliamo parlarne?
Se in cucina non sanno gestire una doppia linea di lavoro, con ambienti e forni completamente separati, il rischio di contaminazioni volanti con le pizze non gluten free schizza alle stelle.
Così il rischio di stare male diventa invece una certezza scolpita nella pietra.
Non bastasse tutto questo a rendere l’uscita in pizzeria un vero incubo, spesso non ti capiscono nemmeno i tuoi amici.
Sanno che tu e il glutine non andate particolarmente d’accordo, ma ogni tanto scappa qualche frecciatina sul fatto che potresti anche fare un’eccezione al senza glutine.
Insomma, prima di andare in pizzeria devi incrociare le dita e sperare che la pizza sia quantomeno mediocre e non ti faccia stare male.
Già così, sarebbe un successo.