Ma per quale motivo il 99% dei pizzaioli sbagliano i tempi di lievitazione e maturazione e danno vita a incubi digestivi a forma di pizza?
Mentre la lievitazione avviene generalmente in tempi rapidi, la maturazione ottimale dell’impasto dipende da diversi fattori:
- le caratteristiche della farina (forza, composizione proteica e amidacea);
- la temperatura dell’ambiente;
- il tempo di lievitazione.
Con le farine forti, ad esempio, il tempo di maturazione si allunga.
È quindi necessario rallentare la lievitazione e favorire i processi di scomposizione degli amidi, mettendo l’impasto a bassa temperatura (da 2 a 4 °C circa) per un minimo di 24/36 fino a 72 ore.
Al contrario, se si utilizza invece una farina più debole, possono bastare 8-10 ore di maturazione a temperatura ambiente, valutando però sempre molto bene la dose di lievito più adatta alla temperatura.
In nome quindi del Dio denaro, che spinge i pizzaioli ad accorciare i tempi di lavorazione e ad aggiungere all’impasto additivi che velocizzano il lavoro, si finisce per dare vita a una pizza pesante e indigeribile.
Ecco spiegato perché non riesci a mangiare una pizza senza avere gli incubi la notte.
Ma per te, adesso basta: mai più pizze non digeribili!
Da oggi in poi ogni tua serata in pizzeria sarà un capolavoro di leggerezza, digeribilità e gusto.